Press Tour a Desenzano del Garda
Lo scorso 20 Luglio 2020 al via uno speciale Press Tour nell’incantevole città di Desenzano del Garda per promuovere l’iniziativa turistica E…State in Lombardia ideato dall’Assessorato alla Cultura e Turismo locale. La campagna che prevede sconti per i turisti lombardi che scelgono la capitale del lago come meta per le proprie vacanze. In questa stagione con meno stranieri, anzi molti di meno, puntare sul turismo «interno» è una buona strategia.
Giornalisti e blogger lombardi sono stati invitati per una full immersion su Desenzano e dintorni: visita al Museo Rambotti, giro in barca con vista sul Vò, aperitivo e cena in centro storico, tour cittadino tra castello, duomo e porto vecchio, ultima tappa alla torre di San Martino.
L’iniziativa ha coinvolto anche il Consorzio albergatori, i commercianti di Desenzano sviluppo turistico, le guide turistiche di «Garda I Care». «Abbiamo voluto far conoscere il nostro territorio ai lombardi, e più in generale ai turisti italiani – spiega l’assessore Francesca Cerini – perché sappiamo bene che il nostro mercato di riferimento è quello straniero, che fino allo scorso anno valeva circa il 70% delle presenze, ma sappiamo altrettanto bene che questo è come il nostro anno zero, un’estate in cui dobbiamo ripartire e rilanciare il turismo di prossimità, ampliando magari il nostro bacino d’utenza per le stagioni a venire».
Nel Press Tour non sono mancate degustazioni di prodotti locali, dal vino Lugana al Valtenesi, e poi formaggi e olio d’oliva, una visita alle spiagge e un accenno ai progetti in arrivo, tra cui il restyling della passeggiata a lago. Nell’elenco degli invitati gioranalisti in rappresentanza di testate a diffusione nazionale – da Vanity Fair a Il Sole 24 Ore, GQ, Oggi e altri ancora – blogger come la «Travelling Family», mamma, papà e figlio che girano l’Italia per recensire le località più adatte ai bambini, Margaret Dall’Ospedale, da sempre attenta e presente con grande professionalità alle novità in ambito turismo, beauty, food e moda.
Beatrice Pazi 